Al momento stai visualizzando BONUS TV: passaggio agevolato alla nuova tecnologia televisiva

Nei prossimi mesi la tecnologia televisiva sarà progressivamente innovata. Dal 1 settembre 2021, migliorerà la definizione delle immagini, con l’abbandono della codifica MPEG2 a favore della MPEG4; i televisori che ad oggi non permettono di visualizzare i canali in alta definizione (HD) diventeranno obsoleti.

Tra settembre 2021 e giugno 2022 i canali saranno riposizionati sulle diverse frequenze, seguendo un calendario prestabilito: entro il 31 dicembre 2021 Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e le province di Trento e di Bolzano; tra 1 gennaio 2022 e 31 marzo 2022 Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna; tra 1 aprile 2022 e 31 giugno 2022 Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche. Sarà sufficiente risintonizzare il proprio televisore, un’operazione che si avvia semplicemente con il telecomando n pochi passaggi.

Il mese di giugno 2022 segnerà il traguardo della transizione ai nuovi standard televisivi: DVB-T2 ed HEVC. Entro tale data sarebbe opportuno verificare se il proprio televisore è adatto alla ricezione del nuovo segnale, altrimenti acquistare un decoder o un nuovo apparecchio.

Per eseguire tale verifica, è sufficiente sintonizzarsi sui cosiddetti canali “test”, canale 100 per RAI e canale 200 per Mediaset: se si visualizza la scritta “,”Test HEVC Main10” il televisore è adatto al progresso di standard. Altrimenti, una volta ripetuta la prova dopo aver risintonizzato il televisore a scanso di equivoci, è il caso di attivarsi per un adeguamento, ed eventualmente per ottenere le previste agevolazioni (un test rapido è disponibile anche su questo sito).

Già alla fine del 2019, e fino al 2022, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) aveva previsto un bonus del valore massimo di 50€ per l’acquisto di un nuovo televisore che supporti lo standard DVB-T2 o di un decoder per adeguare l’apparecchio già posseduto. L’accesso a questo bonus, tuttavia, è limitato ai nuclei con ISEE fino a 20’000€. Per usufruirne è necessario scaricare dal sito del MISE un apposito modulo di autocertificazione, da presentare al negoziante presso cui si acquista il televisore o il decoder. Il negoziante inserirà il codice fiscale dell’acquirente ed i dati identificativi del prodotto sul sito dell’Agenzia delle Entrate, per recuperare lo sconto applicato sotto forma di credito d’imposta.

La recente novità, contenuta nel Decreto Sostegni, è l’introduzione di un ulteriore bonus TV, denominato bonus “rottamazione TV” per differenziarlo dal precedente, di maggior valore, indipendente dal reddito, eventualmente cumulabile.

I requisiti per poterne beneficiare sono: la rottamazione di un televisore acquistato prima del 22 dicembre del 2018; la regolarità del pagamento del canone RAI (o dell’esenzione per chi ne beneficiasse); l’acquisto di uno dei modelli di televisore previsti dal MISE (l’elenco è consultabile su questo sito).

Il bonus consiste in uno sconto del 20% sul prezzo del nuovo televisore (IVA inclusa) fino ad un massimo di 100€. Si può ottenere lo sconto portando l’apparecchio da rottamare al negozio di acquisto del nuovo televisore oppure in una discarica autorizzata, dove la rottamazione sarà attestata mediante compilazione di un apposito modulo. Ogni utente, identificato con codice fiscale, può usufruire una solo volta del bonus.

Se la disponibilità del recente bonus TV è programmata fino al 31 dicembre 2022, la somma stanziata (250 milioni) potrebbe essere insufficiente per soddisfare tutte le richieste, che, peraltro, ancora non possono essere presentate. Si attende, infatti, la pubblicazione del decreto attuativo dedicato; il bonus sarà a tutti gli effetti disponibile solo trascorsi 14 giorni dalla pubblicazione in G.U., mentre chi si occupa della vendita e dello smaltimento degli apparecchi si organizza e l’Agenzia delle Entrate predispone la piattaforma online per le verifiche. AIRES ed altre associazioni di categoria hanno chiesto un incontro urgente all’Agenzia delle Entrate per definire gli ultimi dettagli.

Ulteriori informazioni sono disponibili ed aggiornate, sul sito dedicato del MISE.

(foto di otrags da Pixabay)

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